l’ artista scelto per rappresentare i giovani emergenti italiani
Un evento che è stato anche un modo per farsi conoscere, relazionarsi e approfondire determinati aspetti di diverse culture, apprendere ma anche comprendere e farsi influenzare da ciò che arriva musicalmente da altre nazioni. Il brano presentato al concorso, oltre alla sua particolare musicalità, porta con sé molti significati, ponendo in primis una riflessione sul come provare a fermarci un istante, quando si ha in mente di esprimere un facile giudizio. O parlare per sentito dire di un’altra persona, perdendo cosa c’è di vero nelle storie altrui. Il testo è una sorta di “viaggio dietro la maschera”, uno sfogo di momenti di vita personali celati tra metafore ed immagini iconiche, come quella del “pagliaccio”. Le parole riassumono il disagio e la costrizione di un ruolo in cui non ci si identifica e che non è stato scelto. E’ l’immagine di colui che non si è mai sentito appartenere ad un posto in particolare, che si guarda allo specchio vedendo qualcun altro e non si riconosce per quello che è in realtà. Una persona che si è sempre dovuta appoggiare solo a se stesso e alle sue consapevolezze nella ricerca di un posto nel mondo. Ma nonostante cadute, lacrime e lividi il messaggio è quello che si può risalire, si può crescere ed imparare dagli errori e riuscire finalmente a togliersi quella “maschera” oppressiva per liberare l’essenza della nostra vera personalità.
Kroce, reduce da questa importante esperienza ricca di stimoli è già ritornato a lavoro pronto per la preparazione di nuovi brani. Lo attendiamo presto e gli auguriamo un buon “work in progress”.
Isabel Zolli Promotion Agency
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